Racconto, parte 6 "Ospiti indesiderati"

Nella lotta, fin dall'inizio, non pochi furono i caduti. O coloro che, per la gravità di quanto appresero, impazzirono.
Una notte entrammo nel covo di alcuni fanatici, i Cancelli dei Mondi erano ancora saldi al loro posto e molti di noi aveva ancora sembianze umane. Con dell'esplosivo ci aprimmo la strada nei sotterranei di quest'antica villa padronale dove si consumavano orribili rituali. In pochi minuti una moltitudine di cadaveri divenne il risultato dei nostri metodi. Non andavamo mica per il sottile: quei maledetti andavano fatti fuori e non esisteva la cultura della “riabilitazione”. Come “ospiti” non portavamo certo fiori e cioccolatini. Una cura di shotgun e dinamite era l'unica ricetta possibile per quei fottuti invasati. Quando nella stanza delle cerimonie non si mosse più nulla cominciammo a far la conta di quanti ne avevamo ammazzati. Erano una quarantina; alcuni di loro avevano i tatuaggi che, scoprimmo in seguito, indicavano i prescelti per i sacrifici. Era come avere la data di scadenza incisa sulla pelle. Mi immaginavo le discussioni che gli adepti dovevano tenere prima di officiare i loro riti.
“Oh salve, Andrew, a casa tutto bene?”
“Meravigliosamente, Fred! Anzi, grandi notizie!”
“Davvero?”
“Si, io e Maggie aspettiamo un altro figlio”
“Congratulazioni!... Ah senti, mi passi il drappo rosso?”
“Si certo, a proposito, che si fa oggi?”
“Nulla di che, ammazziamo Frank!”
“Oh, beh!”
Fottuti maniaci!

2 commenti:

Brukoniglio ha detto...

Che dialoghi evocativi :D
Comincio a temere con ansia l'ingresso dei prossimi personaggi ma non ne vedo l'ora!

Anonimo ha detto...

hmm... direi che questi dialoghi risultano più verosimili di quanto si possa pensare, nell'universo caotico e pulp che voi due, menti perverse, continuate a da limentare! ;)

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