Ma un bel pornazzo no, eh?

In uno dei miei sempre più frequenti momenti di autolesionismo, ho deciso di vedere il film Love Guru. Fa cagare. Non guardatelo, non scaricatelo, non leggetene la recenzione, non avvicinatevi alla loncandina, non guardate assolutamente il trailer, e soprattutto: No! Non pensate neanche per scherzo che la presenza di Jessica Alba possa in qualche modo farlo diventare passabile, perchè non è così. Vedreste solamente un film brutto che vi sbatte continuamente in faccia l'ovvio: Jessica Alba è senza dubbio una delle più grandi strafighe che il mondo, fin dallla creazione, abbia mai visto. E... no. Non si spoglia. E no: comunque non potete scoparvela. A questo proposito mi sono chiesto: ma se Jessica fa film orribili, pur restando senza dubbio un gran troione, non le sarebbe stato molto più semplice e redditizio fare film porno? Qualcuno le faccia sapere la proposta: un bel pornazzo. Io e lei. E una telecamera. E se si vergogna, giuro che la si vedrà pochissimo in faccia. Tranne che alla fine. Tanto sarebbe irriconoscibile.

Zoofilia e Superenalotto

Bar. Caffè al tavolo all'aperto. Presenti: Sanchez, Il Professore, Gene La Iena, Spomp Barolo. I quattro chiedono consiglio telefonico al Dipartimento di Matematica dell'Università di Messina. Portavoce delle menti d'ateneo Yanez.

"I numeri per giocare al superenalotto vanno scelti con criteri ben precisi". A parlare è Spomp che ripete alla lettera quanto spiegato dall'esimio matematico. Il Professora riporta la spiegazione su di un lembo di un giornale. Interviene un passante, più o meno conosciuto, per comodità lo chiameremo StellaStellino.

StellaStellino: E' inutile che vi impegnate così tanto! I 95 milioni li vince Paris Hilton che è venuta in Italia apposta!
Gene: cioè?
Il Professore (solo lievemente distratto dall'intruso) : "Quindi, se io gioco 7 schedine, faccio una combinazione di ben 14 sestine del tipo A-G, B-E, A(B)G... 
StellaStellino: E' venuta e si è comprata 1500 schedine... spera di vincere lei!
Il Professore (decisamente coinvolto, quasi in piedi): Se questa puttanazza vince, giuro che gli inculo il chiwawa!
Risate a pioggia anche dalle strade adiacenti.

Alla sala biliardo

U Prufissure: dopo anni di biliardo nelle sale di Palermo, riesco a fare lo sbruffone anche quando perdo...

Gene: ...e conosci anche 3 modi per uccidere qualcuno con le palle...
Sanchez: ...in tasca...
Gene: ...e per 2 di quelli servono solo le palle a righe!

i miei concittadini

odio i miei concittadini. no. non è corretto. odio il 99.3% dei miei concittadini. il restante 0.7% fa parte di una ristrettissima cerchia di amici/conoscenti/familiari che non posso odiare perché mi sono utili in determinate circostanze, mi sono vicini (anche geograficamente), mi procurano divertimenti (leggasi in alcuni casi: sesso) e/o perché devo loro del denaro (forse per questo mi stanno un po' sulle, ma odiarli no...). ma in linea di massima posso dire che i miei concittadini sono delle clamorose teste di cactus. e scrivo cactus perché temporaneamente il tasto dell'ultima lettera dell'alfabeto si è reso irreperibile. e la cosa che mi infastidisce di più è la loro guida. sono completamente incapaci di percorrere una strada dritta, libera, a quattro corsie e priva di indicazioni stradali senza manifestare la loro inettitudine. percorro circa 100/150 km al giorno e la domanda che mi faccio più frequentemente sull'automobilista che mi sta davanti è: Ma cosa cazzo stai facendo??? si fermano in mezzo alle rotatorie (e la mia città ne è piena); sono in grado di occupare 12 posteggi con una cinquecento; se hanno necessità di effettuare un'inversione di marcia decidono sempre di farlo nel posto che arreca maggiori problemi agli automobilisti circostanti che, a loro volta, colti da un moto di invidia e stupidità, decideranno anch'essi di effettuare una inversione di marcia nello stesso punto. i miei concittadini hanno la straordinaria convinzione che la propria auto sia abilitata ad essere posteggiata dentro gli esercizi commerciali in cui si devono recare. e non importa se ci sono scale, scivoli per i disabili etc. etc. loro devono posteggiare lì. non ci sono cazzi. sono disposti a fare il giro del quartiere tante volte fino a quando non si libera quel posteggio occupato a sua volta da un altro idiota. e la stessa cosa anche nei centri commerciali. non importa che gli stalli vicini agli ingressi siano pieni. inseguono i pedoni che tornano alla macchina, a passo d'uomo, danno un leggero colpo di clacson per attirare l'attenzione e non fanno l'unica domanda lecita che si potrebbe fare in quella situazione: "Sta andando via?". no. loro chiedono: "Che ce l'avete lontana?". "Scoprilo da solo, testa di cazzo!". e se una volta scesi dalla macchina, vedono qualcuno che va a posare il carrello, lo pedinano ed all'ultimo momento ti lanciano addosso un euro e si prendono il carrello. hanno questa buffa convinzione che il carrello che ho io sia in qualche modo migliore di quello che avrebbero trovato in mezzo agli altri carrelli. "se tutti quei carrelli sono lì, è chiaro che non li ha voluti nessuno e quindi perché mai dovrei essere io a prenderne uno?". Idioti! e poi le file. non riescono a rispettare le file. insomma ci sono senza dubbio altri paesi del mondo in cui le file, le regole automobilistiche, le semplici norme di educazione vanno a farsi fottere. ma sono luoghi in cui è una questione di sopravvivenza. a catania, se uno si ferma al centro di rotatoria ha solo due buone ragioni per farlo: il motore ha smesso di funzionare, di colpo; un pedone gli sta puntando una pistola contro. sono due motivi buoni. a catania, se qualcuno non rispetta una fila, nessuno mai andrà a dire "ma c'ero prima io", perché probabilmente si tratta del pedone armato di prima. nella mia città, invece, le file si ignorano proprio. esempio: in un supermercato un uomo entra per fare la spesa (a catania per fare una rapina), fa il giro di tutto il locale e arriva alla cassa con un brico di latte. ignora sstematicamente la fila, va dritto dal cassiere e dice: "Posso lasciarglielo qui?". la troia alla cassa di solito risponde di si. ed allora il tipo torna indietro arecuperare qualcosaltro e, recatosi nuovamente alla cassa, fa la stessa domanda ed ottiene la stessa risposa. e così via per una ventina di volte. così, ad un certo punto, proprio quando è il tuo turno, senti una mano sulla spalla che energicamente di disarticola dal pavimento. ti giri di scatto e vedi un cretino con l'aspetto da cretino che farfuglia come un cretino che ti dice: "devo solo pagare quelle cose!". devi solo levarti dalle palle! e potrei continuare a raccontarvi di cose assurde che accadono nella mia città, ma rischierei di fare tanti esempi per ogni unità di quel 99.3% di persone che odio. quindi bien: odiateli anche voi, magari il mondo andrà un po' meglio.

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